María Cecilia Perrín nació en Punta Alta, el 22 de febrero de 1957, hija de Angelita y Manolo Perrín. Fue la tercera de cinco hermanos: María Inés y Jorge, los mayores; Eduardo y Teresa, los menores. El ámbito familiar en el cual se desenvolvía la vida de Cecilia era de raíces profundas católicas.

 

Racconta Susana: “Ho conosciuto Cecilia quando sono entrata all’asilo del Collegio Parroquial (che oggi si chiama Instituto Estrada) a 4 anni. L’immagine che viene sempre alla mia memoria è il suo sorriso quando distribuiva i dolcetti. Lo faceva anche fino a rimanere senza per lei. Era qualcosa di così strano che io chiedevo alla mia mamma di comperarmi delle caramelle da dare a Cecilia.
Tiempo después tuve que cambiar de Jardín y dejé de verla. Pero al comenzar primer grado, cierto día al volver a mi banco después de que corrigieran el cuaderno, alguien me tironeó del guardapolvo y sonriendo me dijo; ¿Te acordás de mí? Fue hermoso porque volví a encontrarme con mi primera amiga.” (frammento del libro “Tus caminos son una locura” di Licy Miranda, Editoriale Ciudad Nueva)

Nel quartiere c’era un vicino cieco, un signore anziano. Ogni volta che lei passava davanti a casa sua lo salutava, parlava un momento con lui. Era affettuosa ed ha conquistato il suo cuore fino al punto che lui chiedeva che lo facessero uscire sul marciapiede nell’orario in cui lei era solita passare tornando dalla scuola, per aspettarla.

“Eravamo abbastanza piccoli ed andavamo a spasso per Punta Alta nella macchina con papà, mamma e ci siedevamo: Tere, Ceci in mezzo ed io. Quando uscivamo sempre ci compravano un pacchettino di popcorn. Allora Ceci prendeva il suo pacchetto, vivace com’era la magrolina, lo mangiava veloce, veloce, dopo si buttava con la testa indietro nella macchina e diceva: Muoio, muoio, mi dovete risuscitare! E noi le davamo popcorn... per rialzarla... Si mangiava i nostri popcorn! Ma eravamo contenti. Lo facevamo come un servizio verso si lei, perché lei ogni giorno ci rendeva servizio, perciò per noi era un piacere farlo!” (testimonianza di Eduardo: fratello più piccolo)

A dodici anni Cecilia ha perso la nonna materna. Durante la veglia si è messa accanto alla mamma e le diceva:“Non piangere mamma. La nonna è viva. Prima viveva con noi, adesso vive in Cielo”.